segunda-feira, 16 de dezembro de 2024

Ask the Dust. John Fante


«Across the desolation lay a supreme indifference, the casualness of night and another day, and yet the secret intimacy of those hills, their silent consoling wonder, made death a thing of no great importance. You could die, but the desert would hide the secret of your death, it would remain after you, to cover your memory with ageless wind and heat and cold.» (Ask the Dust. John Fante)

terça-feira, 3 de dezembro de 2024

Le Mythe de Sisyphe. Camus

 

«Je vois cet homme redescendre d'un pas lourd mais égal vers le tourment dont il ne connaîtra pas la fin. Cette heure qui est comme une respiration et qui revient aussi sûrement que son malheur, cette heure est celle de la conscience. A chacun de ces instants, où il quitte les sommets et s'enfonce peu à peu vers les tanières des dieux, il est supérieur à son destin. Il est plus fort que son rocher. [...]

La lutte elle-même vers les sommets suffit à remplir un cœur d'homme. Il faut imaginer Sisyphe heureux.» (Le Mythe de Sisyphe. Albert Camus) 


quarta-feira, 2 de outubro de 2024

The Catcher in the Rye :: Salinger


«Then I thought of something, all of a sudden. "Hey, listen,," I said. "You know those ducks in that lagoon right near Central Park South? That little lake? By any chance, do you happen to know where they go, the ducks, when it gets all frozen over? Do you happen to know, by any chance?"» (The Catcher in the Rye. J. D. Salinger)

quinta-feira, 1 de agosto de 2024

Brave New World

 

«Did you eat something that didn't agree with you?» asked Bernard.
The Savage nodded. «I ate civilization.»
«What?»
«It poisoned me; I was defiled. And then,» he added, in a lower tone, «I ate my own wickedness.»
(Brave New World. Aldous Huxley)

domingo, 28 de julho de 2024

En paz


Muy cerca de mi ocaso, yo te bendigo, vida,
porque nunca me diste ni esperanza fallida,
ni trabajos injustos, ni pena inmerecida;

porque veo al final de mi rudo camino
que yo fui el arquitecto de mi propio destino;

que si extraje las mieles o la hiel de las cosas,
fue porque en ellas puse hiel o mieles sabrosas:
cuando planté rosales, coseché siempre rosas.

…Cierto, a mis lozanías va a seguir el invierno:
¡mas tú no me dijiste que mayo fuese eterno!

Hallé sin duda largas las noches de mis penas;
mas no me prometiste tan sólo noches buenas;
y en cambio tuve algunas santamente serenas…

Amé, fui amado, el sol acarició mi faz.
¡Vida, nada me debes! ¡Vida, estamos en paz!

Amado Nervo 

domingo, 16 de junho de 2024

Il Deserto dei Tartari : Dino Buzzati


«Simili a moto pendolare, esse scandivano il cammino del tempo, senza rompere l'incanto di quella solitudine che resultava immensa. Le montagne a destra e a sinistra si prolungavano a vista d'occhio in dirupate catene, apparentemente inaccessibili. Anch'esse, almeno a quell'ora, avvevano un colore giallo e riarso.» 


«Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.» 


«L'esistenza di Drogo invece si era come fermata. La stessa giornata, con le identiche cose, si era ripetuta centinaia di volte senza fare un passo innanzi. Il fiume del tempo passava sopra la Fortezza, screpolava le mura, trascinava in basso polvere e frammenti di pietra, limava gli scalini e le catene, ma su Drogo passava invano; non era ancora riuscito ad agganciarlo nella sua fuga.» 


«Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita.» 

«Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta.» 

«Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.» 

«[...] ma già incombeva un sentimento acuto e solenne un'immensa sospensione di animi, come se l'ora grande fosse giunta e nulla più la potesse fermare.»

«Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.»

«Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta.»

«Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita.»

«L'esistenza di Drogo invece si era come fermata. La stessa giornata, con le identiche cose, si era ripetuta centinaia di volte senza fare un passo innanzi. Il fiume del tempo passava sopra la Fortezza, screpolava le mura, trascinava in basso polvere e frammenti di pietra, limava gli, scalini e le catene, ma su Drogo passava invano; non era ancora riuscito ad agganciarlo nella sua fuga.»

«Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.»

«Non si era dunque aspettato invano, gli anni non erano stati sprecati, la vecchia Fortezza, dopo tutto, sarebbe servita a qualche cosa.»

«E benché queste fossero le sue parole, la voce del cuore era un'altra: assurdo, refrattario agli anni, si conservava in lui, dall'epoca della giovinezza, quel fondo presentimento di cose fatali, una oscura certezza che il buono della vita fosse ancora da cominciare.»

«Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.»

«Il tempo intanto correva, il suo battito silenzioso scandisce sempre più precipitoso la vita, non ci si può fermare neanche un attimo, neppure per un'occhiata indietro.»
«Ferma, ferma!» si vorrebbe gridare, ma si capisce ch'è inutile. Tutto quanto fugge via, gli uomini, le stagioni, le nubi; e non serve aggrapparsi alle pietre, resistere in cima a qualche scoglio, le dita stanche si aprono, le braccia si afflosciano inerti, si è trascinati ancora nel fiume, che pare lento ma non si ferma mai.»

«Pareva evidente che le speranze di un tempo, le illusioni guerriere, l'aspettazione del nemico del nord, non fossero stati che un pretesto per dare un senso alla vita.»

«Quella non era più la sua vita, lui aveva preso un'altra strada, tornare indietro sarebbe stato stupido e vano.»

«[...] un velo indefinibile e vago che non voleva dissolversi; forse esso era cresciuto lentamente, durante la lunga separazione, giorno per giorno, dividendoli, e nessuno dei due lo sapeva.»

«Eppure gliene restava, mentre si disponeva a entrare nel letto, una impressione amara, quasi l'affetto di una volta si fosse appannato, come se fra loro due il tempo e la lontananza avessero lentamente disteso un velo di separazione.»

«[...] il tempo è stato più svelto di voi, e non potete ricominciare.»

(Il Deserto dei Tartari. Dino Buzzati)

quarta-feira, 29 de maio de 2024

Luto : José Mauro (irmão)


Aquela sensação desagradável de que está faltando um dos pilares de sustentação da harmonia do seu universo...

segunda-feira, 22 de abril de 2024

Caravana


Os fortes carregavam os fracos.
Eram humanos. Seres de afeto.
Assim dominaram o mundo.  

terça-feira, 26 de março de 2024

Soneto CII


Quando o sol despertar no horizonte,
Quero estar já bem longe no caminho;
Para além da tristeza, estar sozinho,
Para enfim saciar-me em outra fonte. 

Foi quimera escalar o belo monte,
Cujo cume alcançei em desalinho;
Enervado na festa, findo o vinho;
Passageiro da barca de Caronte. 

Desdenhei os sinais defronte a cara;
Os arroubos durante a madrugada,
Os esquivos desvios de uma vida.

Um poeta uma vez me avisara:
Amanhã será ponto de chegada,
O que ontem foi ponto de partida.

Eliton Meneses