quarta-feira, 2 de outubro de 2024

The Catcher in the Rye :: Salinger


«Then I thought of something, all of a sudden. "Hey, listen,," I said. "You know those ducks in that lagoon right near Central Park South? That little lake? By any chance, do you happen to know where they go, the ducks, when it gets all frozen over? Do you happen to know, by any chance?"» (The Catcher in the Rye. J. D. Salinger)

quinta-feira, 1 de agosto de 2024

Brave New World

 

«Did you eat something that didn't agree with you?» asked Bernard.
The Savage nodded. «I ate civilization.»
«What?»
«It poisoned me; I was defiled. And then,» he added, in a lower tone, «I ate my own wickedness.»
(Brave New World. Aldous Huxley)

domingo, 28 de julho de 2024

En paz


Muy cerca de mi ocaso, yo te bendigo, vida,
porque nunca me diste ni esperanza fallida,
ni trabajos injustos, ni pena inmerecida;

porque veo al final de mi rudo camino
que yo fui el arquitecto de mi propio destino;

que si extraje las mieles o la hiel de las cosas,
fue porque en ellas puse hiel o mieles sabrosas:
cuando planté rosales, coseché siempre rosas.

…Cierto, a mis lozanías va a seguir el invierno:
¡mas tú no me dijiste que mayo fuese eterno!

Hallé sin duda largas las noches de mis penas;
mas no me prometiste tan sólo noches buenas;
y en cambio tuve algunas santamente serenas…

Amé, fui amado, el sol acarició mi faz.
¡Vida, nada me debes! ¡Vida, estamos en paz!

Amado Nervo 

domingo, 16 de junho de 2024

Il Deserto dei Tartari : Dino Buzzati


«Simili a moto pendolare, esse scandivano il cammino del tempo, senza rompere l'incanto di quella solitudine che resultava immensa. Le montagne a destra e a sinistra si prolungavano a vista d'occhio in dirupate catene, apparentemente inaccessibili. Anch'esse, almeno a quell'ora, avvevano un colore giallo e riarso.» 


«Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.» 


«L'esistenza di Drogo invece si era come fermata. La stessa giornata, con le identiche cose, si era ripetuta centinaia di volte senza fare un passo innanzi. Il fiume del tempo passava sopra la Fortezza, screpolava le mura, trascinava in basso polvere e frammenti di pietra, limava gli scalini e le catene, ma su Drogo passava invano; non era ancora riuscito ad agganciarlo nella sua fuga.» 


«Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita.» 

«Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta.» 

«Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.» 

«[...] ma già incombeva un sentimento acuto e solenne un'immensa sospensione di animi, come se l'ora grande fosse giunta e nulla più la potesse fermare.»

«Allora, dimenticando le paure notturne, egli si sentì improvvisamente disposto a qualsiasi avventura e lo riempiva di gioia il presentimento che il suo destino era alle porte, una sorte felice che lo avrebbe messo al di sopra degli altri uomini.»

«Ora sentiva perfino un'ombra di opaca amarezza, come quando le gravi ore del destino ci passano vicine senza toccarci e il loro rombo si perde lontano mentre noi rimaniamo soli, fra gorghi di foglie secche, a rimpianger la terribile ma grande occasione perduta.»

«Era l'ora delle speranze e lui meditava le eroiche storie che probabilmente non si sarebbero verificate mai, ma che pure servivano a incoraggiare la vita.»

«L'esistenza di Drogo invece si era come fermata. La stessa giornata, con le identiche cose, si era ripetuta centinaia di volte senza fare un passo innanzi. Il fiume del tempo passava sopra la Fortezza, screpolava le mura, trascinava in basso polvere e frammenti di pietra, limava gli, scalini e le catene, ma su Drogo passava invano; non era ancora riuscito ad agganciarlo nella sua fuga.»

«Che triste sbaglio, pensò Drogo, forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c'è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l'amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.»

«Non si era dunque aspettato invano, gli anni non erano stati sprecati, la vecchia Fortezza, dopo tutto, sarebbe servita a qualche cosa.»

«E benché queste fossero le sue parole, la voce del cuore era un'altra: assurdo, refrattario agli anni, si conservava in lui, dall'epoca della giovinezza, quel fondo presentimento di cose fatali, una oscura certezza che il buono della vita fosse ancora da cominciare.»

«Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.»

«Il tempo intanto correva, il suo battito silenzioso scandisce sempre più precipitoso la vita, non ci si può fermare neanche un attimo, neppure per un'occhiata indietro.»
«Ferma, ferma!» si vorrebbe gridare, ma si capisce ch'è inutile. Tutto quanto fugge via, gli uomini, le stagioni, le nubi; e non serve aggrapparsi alle pietre, resistere in cima a qualche scoglio, le dita stanche si aprono, le braccia si afflosciano inerti, si è trascinati ancora nel fiume, che pare lento ma non si ferma mai.»

«Pareva evidente che le speranze di un tempo, le illusioni guerriere, l'aspettazione del nemico del nord, non fossero stati che un pretesto per dare un senso alla vita.»

«Quella non era più la sua vita, lui aveva preso un'altra strada, tornare indietro sarebbe stato stupido e vano.»

«[...] un velo indefinibile e vago che non voleva dissolversi; forse esso era cresciuto lentamente, durante la lunga separazione, giorno per giorno, dividendoli, e nessuno dei due lo sapeva.»

«Eppure gliene restava, mentre si disponeva a entrare nel letto, una impressione amara, quasi l'affetto di una volta si fosse appannato, come se fra loro due il tempo e la lontananza avessero lentamente disteso un velo di separazione.»

«[...] il tempo è stato più svelto di voi, e non potete ricominciare.»

(Il Deserto dei Tartari. Dino Buzzati)

quarta-feira, 29 de maio de 2024

Luto : José Mauro (irmão)


Aquela sensação desagradável de que está faltando um dos pilares de sustentação da harmonia do seu universo...

segunda-feira, 22 de abril de 2024

Caravana


Os fortes carregavam os fracos.
Eram humanos. Seres de afeto.
Assim dominaram o mundo.  

terça-feira, 26 de março de 2024

Soneto CII


Quando o sol despertar no horizonte,
Quero estar já bem longe no caminho;
Para além da tristeza, estar sozinho,
Para enfim saciar-me em outra fonte. 

Foi quimera escalar o belo monte,
Cujo cume alcançei em desalinho;
Enervado na festa, findo o vinho;
Passageiro da barca de Caronte. 

Desdenhei os sinais defronte a cara;
Os arroubos durante a madrugada,
Os esquivos desvios de uma vida.

Um poeta uma vez me avisara:
Amanhã será ponto de chegada,
O que ontem foi ponto de partida.

Eliton Meneses 

domingo, 22 de outubro de 2023

Quintal


Aquele quintal solitário,
Cenário de tanta alegria,
Agora era apenas silêncio,
O tempo passou, quem diria?

Ninguém quis fazer inventário,
Depois que a nuvem passou;
Até mesmo o burro Inocêncio,
Sem nada a fazer, se mandou.

Estava tomado de mato,
A cerca de arame partida;
O pires de leite do gato,
A velha ingá ressequida.

A meia marrom da menina
Há muito largada no chão;
Ficar sem ninguém foi a sina,
Escrita na palma da mão. 

segunda-feira, 31 de outubro de 2022

Estado Democrático de Direito


Art. 1º A República Federativa do Brasil, formada pela união indissolúvel dos Estados e Municípios e do Distrito Federal, constitui-se em Estado Democrático de Direito e tem como fundamentos:  
I - a soberania; 
II - a cidadania; 
III - a dignidade da pessoa humana; 
IV - os valores sociais do trabalho e da livre iniciativa; 
V - o pluralismo político. 
Parágrafo único. Todo o poder emana do povo, que o exerce por meio de representantes eleitos ou diretamente, nos termos desta Constituição.

* Constituição Federal de 1988

sábado, 24 de setembro de 2022

Appredre à vivre : Luc Ferry

 

《[...] toute présence suppose une absence, toute immanence une transcendance cachée, toute donation d'objet, quelque chose qui se retire. [...] Il signifie que la transcendance n'est pas une nouvelle «idole», une invention de métaphysicien ou de croyant, la fiction, une fois encore, d'un au-delà qui servirait à déprécier le réel au nom de l'idéal, mais un fait, un constat, une dimension incontestable de l'existence humaine inscrite au cœur même du réel. [...] En ce sens, elle est bien non métaphysique et post-nietzschéenne.》(Apprendre à vivre. Luc Ferry)

sábado, 11 de junho de 2022

Antônio Raposo

 

Saí de casa há quase trinta anos; até os quinze morei em Coreaú. Mesmo vivendo quase o dobro do tempo fora, jamais consegui encontrar tantas figuras humanas como as encontrei em Coreaú nos meus primeiros quinze anos de vida. Lázaro, Vicente Portela, Cordeiro, Chico da Águeda, Vicente Alfredo... Eram os adultos do meu tempo de menino, homens do povo, marcantes, cada qual com sua idiossincrasia. Com cada um deles tive momentos, ainda que breves, indeléveis. Lázaro me tratava de igual para igual mesmo tendo quarenta anos e eu, dez; Vicente Portela me tratava por Bafafá, desde que nasci, e fazia questão de me cumprimentar todo santo dia, estivesse eu dentro ou fora de casa; Cordeiro sempre me enchia de insultos na sua oficina de sandálias de couro, sabendo que eu, na minha fleuma de menino tímido, seguiria calado com meus peixes; Chico da Águeda um dia me perguntou se a Terra era redonda e ficou calado quando apontei para a lua crescente e disse que aquela sombra arredondada na lua era o reflexo da Terra; caminhei lado a lado um dia chuvoso com Vicente Alfredo enquanto ele calculava a quantas léguas ficavam as cabeceiras do Rio Coreaú... Todos eles infelizmente já se foram. Ontem mais um desses cardeais do meu imaginário pueril foi habitar o plano da memória. Seu Antônio Raposo, o cardeal mais simpático, mais humilde e mais amável que a Palma já conheceu. Com um sorriso permanente no rosto, sempre que passava lá por casa trocava um dedo de prosa: — Como vai, Machin? [...] Ao saber de sua morte, bateu uma tristeza. Como a vida é efêmera! Como quase todos os pilares da minha aldeia imaginária já não estão mais entre nós! Como o mundo fica mais pobre sem o sorriso do Seu Antônio Raposo! Requiescat in pace, homo aeternae laetitiae!            

domingo, 29 de maio de 2022

Vontade de potência :: Nietzsche


«Nada é mais perigoso que um objeto de desejo contrário à essência da vida.» 

«Rousseau é um sintoma de desprezo de si mesmo e de vaidade incandescida — índice da carência de vontade dominante: moraliza e busca nas classes dominantes a causa de seu estado miserável de homem rancoroso.» 

«Devemos restituir aos homens a coragem de seus instintos naturais.» 

«Assenhorar-se do caos de si mesmo, forçá-lo a tornar-se forma, a tornar-se lógico, simples, sem equívoco, matemático, lei — eis a grande ambição.» 

«A ascensão do cristianismo não é mais nem menos que a doutrina socialista por excelência.» 

«Temos pelo labirinto uma curiosidade particular, e esforçamo-nos, por isso, em travar conhecimento com o Sr. Minotauro, do qual se contam tantas coisas perigosas.» 

«Hoje acolhemos com leve ironia toda pretensão de querer fixar a condição do homem; temos em mente que, apesar de tudo, só nos tornamos o que já somos (apesar de tudo, quero dizer, da educação, da instrução, do ambiente, do acaso e dos acidentes.»
 
«A premissa de que pertence à humanidade resolver uma missão geral, que em seu conjunto tende para um fim qualquer, esta ideia, tão obscura e arbitrária, é bastante jovem.» 

«[...] somos tolerantes a respeito de certas coisas somente porque, de longe, elas exalam um certo odor cristão.. Os socialistas apelam para os instintos cristãos, e aí está sua mais sutil sabedoria.» 

«[...] sua incapacidade de se dirigir cria a necessidade de um "pastor" — é o que compreendem os sacerdotes...»

«[...] na prática da vida, na paciência, na bondade e na ajuda mútua, a gente miúda lhes é superior (é mais ou menos o julgamento que reivindicam Dostoiévski e Tolstoi para os seus mujiques), são mais filósofos na prática, têm uma forma mais corajosa para executar o que é necessário...» 

«O que se tem desejado foi sempre a fé e não a verdade...» 

«Quando compreendemos que o "sujeito" não é algo que atua, mas somente uma ficção, decorre daí uma série imensa de coisas.» 

«A unidade não existe na natureza do devir.» 

«É benfazejo contemplar a grandiosa indiferença da natureza em face do bem e do mal.» 

«Se o mundo tivesse um fim, já deveria ter sido alcançado.» 

«O devir não tem condição final e não tende ao "ser".» 

«[...] não se pode ser mais útil a uma causa que perseguindo-a e excitando toda a matilha contra ela.» 

«Somente poderia crer num deus que soubesse dançar...» 

«O homem trágico diz "sim" em face até do sofrimento mais duro: [...]. Dioniso dilacerado, em pedaços, é uma promessa de vida, renascerá eternamente e voltará da destruição.» 

(Friedrich Nietzsche. Vontade de Potência)

domingo, 15 de maio de 2022

Espanto (Thaumázein)

 

«É verdadeiramente do filósofo este sentimento ('pathos'), o espanto ('thaumázein'); pois não há outra origem (arché) da filosofia que não esta.» (Platão. Teeteto, 155d) 

«Pelo espanto ('thaumázein'), os homens chegam agora e antigamente à origem imperante do filosofar.» (Aristóteles. Metafísica, A2 982b 12ss)



quinta-feira, 17 de fevereiro de 2022

Morena

 

Mais linda que o céu, o sol e o mar; 
A flor que irradia o mundo de cores; 
Menina morena essência de flores; 
Melhor tradução do verbo amar... 

Aquela que faz o tempo acalmar; 
Nos olhos, o brilho; na face, fulgores; 
Sedenta de vida, de muitos sabores; 
Princesa que sabe seu ser sublimar. 

A rosa elegante, que dança no vento; 
De alma silvestre, sabor liberdade; 
Tem asas, viaja na melhor canção. 

Se ama, sem medo, desfruta o momento; 
Nasceu sob o signo da felicidade; 
Ficar, quem me dera, por cada estação. 

Eliton Meneses